Innovazione nel settore delle costruzioni

Riportiamo qui l’articolo a firma James Drinkwater (Senior Policy Advisor per il Network Regionale Europeo del  WorldGBC’), pubblicato a novembre 2013. Traduzione di Mauro Roglieri.

Cosa significa ‘innovare’ nel settore delle costruzioni?

7 Novembre 2013

Una domanda che è stata anche il titolo della sessione plenaria di apertura della conferenza ‘Innovation in Construction’, organizzata dalla Commissione Europea e moderata dall’Europe Regional Network [Il network europeo dei Green Building Council, ndt].

Opening Plenary of Innovation in Construction Conference

Nonostante il titolo possa trarre in inganno, la conferenza non parlava di teorie avvenieristiche o ‘prodotti da sogno’ per un futuro migliore, ma al contrario, descriveva la cruda realtà che è ora palese agli operatori del settore: innovare è l’unico modo per andare verso una nuova fase di crescita.

Antti Peltomäki, Vice Dirttore Generale della DG Enterprise and Industry ha aperto la conferenza sottolineando che “c’è una forte pressione sul settore delle costruzioni, per un’evoluzione e un adattamento ad una condizione di alti costi energetici, problematiche ambientali, e di crescente competizione da parte di operatori non EU”. Il report ‘World Green Building Trends’ del 2013, ha dimostrato come le imprese Europee stiano indubbiamente giocando la partita del green building, con un numero di progetti fortemente caratterizzati in chiave green, trend in forte crescita in tutto il mondo.

Antti Peltomäki, Deputy Director-General of DG Enterprise and Industry speaking at Innovation in ConstructionLa parola chiave della giornata è stata dunque ‘competitività’. Fortunatamente, nel dibattito sulle costruzioni a livello EU, il concetto di competitività sul lungo termine si sta fondendo sempre più con quello di sostenibilità.

Ciò d’altronde appare in modo incontrovertibile all’interno del report: ‘Strategy for the sustainable competitiveness of the construction sector and it’s enterprises’, una visione di policy a lungo termine pubblicata dalla Direzione Generale ‘DG Enterprise and Industry’ nell’estate 2012, attualmente promossa da un forum strategico di alto livello e da una serie di gruppi tematici. Allo stesso tempo, la Direzione Generale Ambiente, DG Environment, sta portando avanti un lavoro sulle nuove politiche per l’edilizia sostenibile, e il Network Europeo dei GBC ha recentemente risposto alla consultazione pubblica, proponendo il suo contributo, il Sustainable Buildings Paper, che definisce una vision per la trasformazione del mercato.

Alla Commissione è dunque ormai chiaro che innovare per essere leader di mercato sul tema della sostenibilità è un fattore determinante per la competitività del settore a lungo termine, sia nel mercato interno ma soprattutto nel mercato globale. La domanda cui rispondere è dunque come creare un quadro di provvedimenti a livello Europeo che aiuti a trasformare il mercato nella giusta direzione.

Un altro tema molto forte, insieme a quello della competitività, è quello della ‘collaborazione’, argomentato molto bene nel report WGBC: ‘A New Era in Building Partnerships’. L’importanza strategica di collaborare per raggiungere risultati più innovativi, sostenibili, e di valore, è un principio che sta alla base del network dei Green Building Councils e della loro community, che copre tutta la filiera delle costruzioni. Molto interessante, dunque, che una delle proposte emerse durante la conferenza in modo molto chiaro sia proprio la promozione esplicita della collaborazione tra gli attori della filiera da parte delle nuove politiche europee.

Si può dunque affermare, concludendo, che la conferenza abbia messo in evidenza due segnali cruciali: 1) innovazione ‘a breve’ non è vera innovazione, e 2) collaborazione e partnership sono il nuovo fattore di leadership.

L’autore dell’articolo, James Drinkwater, Senior Policy Advisor per il Network Regionale Europeo del  WorldGBC’.

James Drinkwater speaking at Innovation in Construction

Stefan van Uffelen, Dutch GBC speaking at Innovation in Construction

Antonio Paparella, European Commission speaking at Innovation in Construction

Audience at Innovation in Construction

– Per saperne di più: http://www.worldgbc.org/regions/europe/ern-blogs/general/what-does-innovation-mean-construction-sector/#sthash.woLspsmf.dpuf


MR Energy Systems a Greenbuild Expo 2013 – Philadelphia

GreenBuild2MR Energy Systems è presente dal 19 al 22 novembre a GreenBuild Expo 2013, la più importante manifestazione al mondo sull’edilizia sostenibilile, durante la quale si riunisce tutta la LEED community internazionale.

MR Energy Systems porta a Greenbuild la sua esperienza in ambito di consulenza e ingegneria per la sostenibilità degli edifici, in particolare i seguenti servizi:

  • Consulenza LEED – GBC Italia
  • Simulazione energetica dinamica
  • Fornitura di sistemi di monitoraggio tramite la piattaforma Energy Response
  • Per i materiali sostenibili: LCA, Carbon Footprinting, EPD
  • Consulenza strategica, policy analisys & development

Potete trovarci allo stand dell’ICE-Italian Trade Agency booth # 1101.
Per ogni informazione non esitate a contattarci a info@mrenergy.it


Green Coast Award 2013

Venerdì 20 settembre 2013, alle ore 14.30, all’interno di Coast Expo, manifestazione organizzata da Ferrara Fiere e Fiera di Bologna, si terrà la sessione convegno dal titolo “Green Coast Award”, sviluppata in collaborazione con Green Building Council Italia e con il coordinamento di MR Energy Systems.

Il “Green Coast Award” si prefigge l’obiettivo di premiare progetti e iniziative più interessanti dal punto di vista della sostenibilità, e che abbiano come ambito di intervento aree o comuni costieri/e, porti o marine, strutture turistiche costiere. La valutazione avverrà secondo un approccio “olistico”, sviluppato con la collaborazione di Green Building Council Italia, che comprenderà tra i propri criteri: la metodologia utilizzata, la sostenibilità del sito, di edifici e infrastrutture (in termini di risparmio energetico e idrico, materiali, uso di fonti rinnovabili, qualità ambientale), l’innovatività, la certificabilità.

Tutte le proposte selezionate saranno inserite negli abstracts digitali prodotti ed esposte gratuitamente all’interno della poster session nei giorni della manifestazione.

Per informazioni sulla manifestazione: clicca qui.

Per il programma dettagliato della sessione: clicca qui.


Le due settimane di DOHA

E’ inziata il 26 novembre e si concluderà il 7 dicembre, la COP18, 18ma conferenza dei 195 Paesi membri della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite (UNFCCC.int).

Dal 1992, anno della Conferenza sulla Terra di Rio de Janeiro, i Paesi del mondo hanno deciso di siglare un trattato internazionale, l’UNFCCC, per studiare insieme cosa fare per limitare l’aumento medio della temperatura globale, e i cambiamenti climatici che ne derivano, e per mettere in atto misure di adattamento alle inevitabili conseguenze. La convenzione è entrata in vigore il 21 marzo del 1994.

Durante la terza conferenza delle parti (COP) dell’UNFCCC, la COP3, tenutasi a Kyoto nel 1997, i Paesi hanno adottato il Protocollo di Kyoto, un patto vincolante che obbliga i Paesi più sviluppati a degli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti. Il primo periodo di applicazione del protocollo è iniziato nel 2008, e terminerà proprio quest’anno, al 31 dicembre 2012.

Alla COP17, tenutasi a Durban nel 2011, i Governi dei Paesi che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto, hanno deciso l’avvio di un secondo periodo di applicazione del Protocollo, dal 2013 in avanti, che potrà durare 5 oppure 8 anni.

Durante queste due settimane a DOHA, sono tre i lavori principali che dovranno essere portati avanti:

Protocollo di Kyoto. Nonostante la decisione di Durban di avviare una seconda fase del protocollo, basato su un meccanismo di mercato che consente di negoziare le emissioni, molti ostacoli continuano a limitarne l’efficacia, come ad esempio il fatto che US e Canada si sono sfilati dalla seconda fase, o per il fatto che i Paesi in via di sviluppo non paiono favorevoli a vederlo come un meccanismo che li conduca efficacemente alla riduzione delle loro (tante) emissioni, garantendo la crescita economica che li porti a un livello di reddito pro-capite assimilabile a quello dei Paesi più sviluppati.

Long term Cooperative Action (LCA), una discussione avviata a Bali nel 2007, alla ricerca di nuove modalità di cooperazione a lungo termine, che ha generato idee come il Green Climate Fund, o il Nationally Appropriate Mitigation Action (NAMA), oppure il New Market Mechanism (NMM) e più recentemente il Framework for Various Approaches (FVA). Tanti acronimi ma nulla di realmente ‘fattibile’ singolarmente, tant’è che l’attesa per DOHA è che queste iniziative vengano, se non archiviate, declassate ad approfondimenti tecnici.

Infine, quella che forse è la discussione più attesa a DOHA, ovvero la Durban Platform for Enhanced Action (e la relativa discussione ‘Ad hoc Working Group on Durban Platform for Enhanced Action’, ADP). La piattaforma è un accordo, non vincolante, che ogni Paese, indistintamente dalle sue condizioni di sviluppo economico, dichiari un obiettivo di riduzione delle emissioni. Nonostante, a differenza del Protocollo di Kyoto, non vi siano appunto obblighi e sanzioni, la piattaforma di Durban supera il concetto di ‘trattamento differenziato’ per Paesi più o meno sviluppati, e questo è di per sè un grande passo avanti. I tempi previsti, purtroppo, sono di raggiungere un accordo su queste basi entro il 2015, e ratificarlo entro il 2020. Questi tempi non sembrano compatibili con l’obiettivo di contenere il surriscaldamento globale entro i 2°C, come ripetutamente hanno fatto notare in diversi studi l’International Energy Agency, la World Bank, PWC e altri.

Riassumendo, i risultati minimi della conferenza di DOHA, dovrebbero essere:

  • consolidare la decisione di portare a chiusura e compimento il protocollo di Kyoto al 2020
  • terminare la discussione sull’LCA, spostandone le migliori componenti (Il Green Carbon Fund e il Technology Executive Committee) all’interno dell’ADP
  • definire un programma di lavoro chiaro per l’ADP, avendo come priorità la definizione di un nuovo impegno globale con l’ausilio di un mercato globale del carbonio

Il tutto in sole due settimane. Sicuramente i circa 10.000 delegati dei 195 Paesi non avranno di che annoiarsi.

Fonti: unfccc.int “DOHA Climate Change Conference”, David Hone “Expectations for COP18 in DOHA”, Carlo Carraro “AAA cercasi nuova architettura politica per il clima”.

 

 

 


Riqualificare il territorio.. in chiave green

E’ andata in onda nei giorni scorsi una puntata di Parlare d’Abitare, una produzione di ADA Channel, rete televisiva digitale specializzata sui temi dell’edilizia e del mercato immobiliare. Franco Frison, Segr. del Consiglio Nazionale degli Architetti, Mauro Roglieri, in veste di Consigliere Esecutivo di GBC, e Igino Zanandrea, dello studio AT&T Associati, hanno discusso con la conduttrice, Cristina Catarinicchia, come sia possibile riqualificare il nostro territorio garantendo la sostenibilità e la misurabilità dei risultati.

Le Policy internazionali sono un forte driver per la riqualificazione degli edifici e del territorio in chiave sostenibile, e l’Unione Europea sta mettendo a disposizione importanti fondi per raggiungere in fretta ambiziosi obiettivi di riqualificazione degli edifici e del territorio. Strumenti di rating come quelli elaborati da Green Building Council Italia, ma anche informazione e formazione, competenze specifiche, sono indispensabili per cogliere le opportunità legate a questa radicale trasformazione, e non farsi ‘cogliere impreparati’ dal mercato. Buona visione.

Se non riesci a visualizzare il video clicca qui.

 

 


Un futuro green per Porto Marghera

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO MINISTERO DELL’AMBIENTE E COMUNE DI VENEZIA

Il Ministero dell’Ambiente investe 9 milioni di euro per lo sviluppo di interventi di efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili a Porto Marghera e nell’Isola della Certosa.

Il Comune di Venezia e il Ministero dell’Ambiente, con la sottoscrizione dell’Accordo il 29 dicembre 2010, hanno promosso un programma di interventi finalizzato alla sostenibilità ambientale di un’iniziativa industriale a Porto Marghera, “Marghera Ecodistretto” , e la riqualificazione dell’Isola della Certosa, a Venezia.

Fonte: www.minambiente.it


Politiche verdi come fattore di sviluppo per l’Italia

Il sito del Ministero dell’Ambiente ha pubblicato la settimana scorsa il contributo del Ministro Clini al piano di sviluppo in fase di discussione al Governo.

Interessante notare l’ammissione di responsabilità (dovuta a conflitti di competenze tra i vari ministeri) nei ritardi che accompagnano l’Italia nel recepimento delle Direttive Europee, e viceversa, il riconoscimento dell’importanza di tali politiche per lo sviluppo dell’economia italiana. Speriamo che approfittando di questo periodo di governo tecnico si possano superare efficacemente impasse che durano da anni.

Il quadro riassunto nell’articolo di cui al link qui sotto, appare abbastanza completo, e conferma una linea di supporto allo sviluppo verde dell’economia che, se confermata, dovrebbe gradualmente farci recuperare terreno rispetto ad altri Paesi Europei che hanno saputo integrare tali driver già da qualche anno nella politiche di sviluppo economico o addirittura nelle procedure stesse di funzionamento dell’Amministrazione Pubblica.

http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?item=/documenti/comunicati/comunicato_0438.html&lang=it

 

 


Il commissario europeo Günther Oettinger festeggia l’accordo politico sulla Energy Efficiency Directive

“E’ un grande passo avanti: per la prima volta da sempre abbiamo misure vincolanti sull’efficienza energetica”. L’Europa potrà ora raggiungere più facilmente l’obiettivo del 20% di riduzione dei consumi al 2020″, ha dichiarato il Commissario all’Energia Günther Oettinger.

“Queste misure faranno ridurre la bolletta energetica dei nostri Paesi, generando al contempo crescita e posti di lavoro. Sono infatti misure di stimolo per gli investimenti e renderanno più efficienti i prodotti che consumano energia.”

“Il Parlamento Europeo ed il Consiglio hanno avuto un ruolo importante e costruttivo nel trovare un compromesso. E’ un esempio dell’abilità dell’Europa di trovare soluzioni nonostante il periodo di crisi economica.”

Ieri sera (mercoledì 13 giugno 2012, n.d.r.) il Parlamento Europeo, il Consiglio e la Commissione EU hanno raggiunto un accordo politico sulla Energy Efficiency Directive. Il comitato dei rappresentanti permanenti ha dato l’ok, il Parlamento e il Consiglio devono dare ora la loro approvazione.

Per leggere il memo completo della Commissione, cliccare qui.


UNECE – Green Economy Seminar

Il 4 aprile si è svolto presso il Palazzo delle Nazioni a Ginevra un seminario dedicato alla green economy e all’edilizia residenziale, durante il quale gli Stati membri dell’UNECE (United Nations Economic Commision for Europe – la Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite) hanno presentato progetti e casi studio sostenibili sotto il profilo energetico e ambientale. L’incontro ha preso in esame le migliori strategie per il risparmio energetico, gestione idrica e dei rifiuti, cambiamenti climatici in atto e prestazioni ambientali ottimali.

L’incontro si è inserito nell’ambito di discussione di una possibile convenzione quadro legata all’abitare sostenibile, per un processo diffuso di integrazione tra rinnovati sforzi ambientali, sociali ed economici in vista di Rio+20. L’area UNECE comprende Paesi con una forte diversità culturale e condizioni socioeconomiche e politiche disparate: le prospettive di sviluppo sostenibile dipendono fortemente dai cambiamenti negli stili di vita e nei modelli di consumo e produzione, che rispettino al tempo stesso i bisogni dei vari Paesi membri.

Oltre 70 gli Stati membri dell’UNECE che hanno partecipato all’incontro.

GBC Italia, rappresentata da una delegazione composta da Mauro Roglieri e Francesco Bedeschi, membri del Comitato Esecutivo, è intervenuta con una presentazione sull’efficacia dei sistemi di rating come motori per un cambiamento globale sostenibile. L’intervento è stato molto apprezzato dai delegati presenti e dagli stessi funzionari delle Nazioni Unite, suscitando molto interesse e partecipazione.

Accedi agli atti del seminario: UNECE – Greening Homes

Scarica la presentazione GBC Italia: how rating systems can drive the change

[Fonti: GBC Italia, UNECE, MR Energy]


Propose surrender – Restituzione delle quote ETS e trend di mercato

Ultimi giorni per gli operatori di impianti soggetti alla normativa ETS per la restituzione ufficiale delle emissioni 2011 ai loro rispettivi organismi di controllo nazionali (nel nostro caso ISPRA-Minambiente). La scadenza ultima per la restituzione delle emissioni, ricordiamo, è il 30 Aprile.

Il mercato della CO2 rimane molto incerto, in quanto la crisi della produzione industriale negli utlimi anni (insieme all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili) ha influenzato decisamente anche i volumi delle effettive emissioni degli impianti inclusi nel campo di applicazione della Direttiva 2003/87/CE e s.m.i. (vedasi grafico allegato: i dati preliminari sulle emissioni verificate nel 2012 e relative all’anno 2011 mostrano un calo medio del 12,5% rispetto al 2008 a livello EU 27, e del 14,4% per l’Italia), riducendo di fatto in media la domanda di acquisto di crediti a copertura degli obblighi di restituzione, e di conseguenza provocando la discesa dei prezzi degli EUA, oggi scambiati intorno a € 7,19 (EUA-08-12, Bluenext, 18/04/2012).

Le novità introdotte dal 2013, la non disponibilità di quote gratuite per tutti come nel periodo 2008-2012, non paiono avere ancora sortito gli effetti sperati dalla Commissione Europea di mantenere i prezzi a un livello che giustifichi investimenti in efficienza energetica. Difficile però pensare che le cose rimangano le stesse dal 2013, quando i principali emettitori, ovvero i produttori di energia elettrica, non avranno più quote assegnate gratuitamente, ma dovranno acquistarle tramite il meccanismo delle aste o sul mercato.

I prezzi attuali riflettono già le novità normative e le previsioni per il terzo periodo di applicazione del meccanismo? Il terzo periodo porterà a un miglioramento dell’efficacia? Inviateci i vostri commenti o contattateci per maggiori informazioni.

EU ETS verified_emissions_2011_en