Comunicato Stampa: MR Energy Academy e GHGMI insieme per la diffusione del Carbon Management in Italia

Link al comunicato pdf:  2014_07_09_Press_Release ITA; 2014_07_09_Press_Release EN

MR Energy Systems e il Greenhouse Gas Management Institute: un nuovo comune impegno per la formazione aziendale nel campo del carbon management in Italia.

Corsi online per il monitoraggio, la rendicontazione e la verifica delle emissioni di gas serra

 

Venezia, Italia (9 Luglio 2014)

MR Energy Systems (MR Energy), società di consulenza leader nel campo della sostenibilità energetica e climatica, e Greenhouse Gas Management Institute (GHGMI), organizzazione no-profit per la formazione e il training di personale delegato di istituzioni, grandi piccole e medie imprese e ONG, sono lieti di annunciare la loro partnership per la diffusione di una maggiore consapevolezza e formazione aziendale sui temi del carbon management in Italia.

Per combattere il cambiamento climatico molti Paesi hanno istituito meccanismi di scambio delle emissioni di gas serra (ad es. l’EU Emission Trading Schemes) o altri sistemi che prevedono la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni. MR Energy partecipa da oggi allo sforzo comune di lotta ai cambiamenti climatici non solo mediante i propri servizi di consulenza e ingegneria, ma anche offrendo a studenti, professionisti e dirigenti aziendali una serie di corsi on-line sviluppati dal GHGMI, tradotti in Italiano e adattati allo scenario Europeo dai suoi esperti. La collaborazione consente di offrire a istituzioni, industria e mondo della formazione più in generale, contenuti di qualità nel campo del carbon management (gestione delle emissioni di gas serra), dai principi base della rendicontazione e monitoraggio delle emissioni alle nozioni specifiche per il reporting e la verifica di parte terza.

Mauro Roglieri, Amministratore Unico di MR Energy Systems, commenta così questa collaborazione: “MR Energy Academy, la nuova piattaforma per la formazione, è il risultato dell’impegno costante in questi ultimi anni nell’offrire al mercato servizi e strumenti di alto profilo che aiutino le aziende nella transizione verso un’economia sostenibile. Crediamo che la conoscenza sia il primo e principale fattore di cambiamento, ecco perché siamo davvero orgogliosi di annunciare la partnership con GHG Management Institute, il cui standing internazionale è una garanzia di standard di altissima qualità per i contenuti dei nuovi corsi.”
Michael Gillenwater, Presidente del Greenhouse Gas Management Institute, ha così commentato: “La nostra organizzazione è lieta di collaborare con MR Energy per diffondere anche al mercato Italiano il proprio programma di formazione specialistica, facendo crescere la community degli esperti di emissioni di gas serra, fattore essenziale per la soluzione al problema dei cambiamenti climatici”

La Partnership verrà presentata pubblicamente durante la conferenza “Le Camere di Commercio per l’Agenda Digitale” all’evento “Digital Venice”, il 10 luglio alle ore 14.30, presso il Telecom Italia Future Centre a Venezia, come ringraziamento alla Camera di Commercio di Venezia che premiando MR Energy Systems come ‘Impresa Creativa’ nel 2012 ha contribuito alle fasi iniziali di sviluppo della piattaforma MR Energy Academy.

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MR Energy Systems

MR Energy Systems è un’azienda di consulenza e ingegneria con molti anni di esperienza nel campo del carbon & energy management e di altri servizi finalizzati alla mitigazione dei cambiamenti climatici. MR Energy Systems supporta organizzazioni pubbliche e private nel loro sforzo di riduzione dell’impatto ambientale. MR Energy Academy è una piattaforma di formazione on-line, creata da MR Energy per condividere la propria esperienza con la più vasta community di professionisti e operatori.

 

Per ulteriori dettagli: http://academy.mrenergy.it/

Video introduttivo: http://youtu.be/k1dGI7fQ3o4

 

 

Greenhouse Gas Management Institute

 

Il Greenhouse Gas Management Institute è un’organizzazione no profit che si occupa di formazione e training. La sua missione è far crescere un’ampia community globale di esperti di gestione dei gas serra, trasferendo loro i più alti standard per la misurazione, rendicontazione, controllo e gestione delle emissioni, competenze richieste ormai da governi, aziende e organizzazioni di ogni dimensione.

Per ulteriori dettagli: www.ghginstitute.org


Innovazione nel settore delle costruzioni

Riportiamo qui l’articolo a firma James Drinkwater (Senior Policy Advisor per il Network Regionale Europeo del  WorldGBC’), pubblicato a novembre 2013. Traduzione di Mauro Roglieri.

Cosa significa ‘innovare’ nel settore delle costruzioni?

7 Novembre 2013

Una domanda che è stata anche il titolo della sessione plenaria di apertura della conferenza ‘Innovation in Construction’, organizzata dalla Commissione Europea e moderata dall’Europe Regional Network [Il network europeo dei Green Building Council, ndt].

Opening Plenary of Innovation in Construction Conference

Nonostante il titolo possa trarre in inganno, la conferenza non parlava di teorie avvenieristiche o ‘prodotti da sogno’ per un futuro migliore, ma al contrario, descriveva la cruda realtà che è ora palese agli operatori del settore: innovare è l’unico modo per andare verso una nuova fase di crescita.

Antti Peltomäki, Vice Dirttore Generale della DG Enterprise and Industry ha aperto la conferenza sottolineando che “c’è una forte pressione sul settore delle costruzioni, per un’evoluzione e un adattamento ad una condizione di alti costi energetici, problematiche ambientali, e di crescente competizione da parte di operatori non EU”. Il report ‘World Green Building Trends’ del 2013, ha dimostrato come le imprese Europee stiano indubbiamente giocando la partita del green building, con un numero di progetti fortemente caratterizzati in chiave green, trend in forte crescita in tutto il mondo.

Antti Peltomäki, Deputy Director-General of DG Enterprise and Industry speaking at Innovation in ConstructionLa parola chiave della giornata è stata dunque ‘competitività’. Fortunatamente, nel dibattito sulle costruzioni a livello EU, il concetto di competitività sul lungo termine si sta fondendo sempre più con quello di sostenibilità.

Ciò d’altronde appare in modo incontrovertibile all’interno del report: ‘Strategy for the sustainable competitiveness of the construction sector and it’s enterprises’, una visione di policy a lungo termine pubblicata dalla Direzione Generale ‘DG Enterprise and Industry’ nell’estate 2012, attualmente promossa da un forum strategico di alto livello e da una serie di gruppi tematici. Allo stesso tempo, la Direzione Generale Ambiente, DG Environment, sta portando avanti un lavoro sulle nuove politiche per l’edilizia sostenibile, e il Network Europeo dei GBC ha recentemente risposto alla consultazione pubblica, proponendo il suo contributo, il Sustainable Buildings Paper, che definisce una vision per la trasformazione del mercato.

Alla Commissione è dunque ormai chiaro che innovare per essere leader di mercato sul tema della sostenibilità è un fattore determinante per la competitività del settore a lungo termine, sia nel mercato interno ma soprattutto nel mercato globale. La domanda cui rispondere è dunque come creare un quadro di provvedimenti a livello Europeo che aiuti a trasformare il mercato nella giusta direzione.

Un altro tema molto forte, insieme a quello della competitività, è quello della ‘collaborazione’, argomentato molto bene nel report WGBC: ‘A New Era in Building Partnerships’. L’importanza strategica di collaborare per raggiungere risultati più innovativi, sostenibili, e di valore, è un principio che sta alla base del network dei Green Building Councils e della loro community, che copre tutta la filiera delle costruzioni. Molto interessante, dunque, che una delle proposte emerse durante la conferenza in modo molto chiaro sia proprio la promozione esplicita della collaborazione tra gli attori della filiera da parte delle nuove politiche europee.

Si può dunque affermare, concludendo, che la conferenza abbia messo in evidenza due segnali cruciali: 1) innovazione ‘a breve’ non è vera innovazione, e 2) collaborazione e partnership sono il nuovo fattore di leadership.

L’autore dell’articolo, James Drinkwater, Senior Policy Advisor per il Network Regionale Europeo del  WorldGBC’.

James Drinkwater speaking at Innovation in Construction

Stefan van Uffelen, Dutch GBC speaking at Innovation in Construction

Antonio Paparella, European Commission speaking at Innovation in Construction

Audience at Innovation in Construction

– Per saperne di più: http://www.worldgbc.org/regions/europe/ern-blogs/general/what-does-innovation-mean-construction-sector/#sthash.woLspsmf.dpuf


Politiche verdi come fattore di sviluppo per l’Italia

Il sito del Ministero dell’Ambiente ha pubblicato la settimana scorsa il contributo del Ministro Clini al piano di sviluppo in fase di discussione al Governo.

Interessante notare l’ammissione di responsabilità (dovuta a conflitti di competenze tra i vari ministeri) nei ritardi che accompagnano l’Italia nel recepimento delle Direttive Europee, e viceversa, il riconoscimento dell’importanza di tali politiche per lo sviluppo dell’economia italiana. Speriamo che approfittando di questo periodo di governo tecnico si possano superare efficacemente impasse che durano da anni.

Il quadro riassunto nell’articolo di cui al link qui sotto, appare abbastanza completo, e conferma una linea di supporto allo sviluppo verde dell’economia che, se confermata, dovrebbe gradualmente farci recuperare terreno rispetto ad altri Paesi Europei che hanno saputo integrare tali driver già da qualche anno nella politiche di sviluppo economico o addirittura nelle procedure stesse di funzionamento dell’Amministrazione Pubblica.

http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?item=/documenti/comunicati/comunicato_0438.html&lang=it

 

 


Il commissario europeo Günther Oettinger festeggia l’accordo politico sulla Energy Efficiency Directive

“E’ un grande passo avanti: per la prima volta da sempre abbiamo misure vincolanti sull’efficienza energetica”. L’Europa potrà ora raggiungere più facilmente l’obiettivo del 20% di riduzione dei consumi al 2020″, ha dichiarato il Commissario all’Energia Günther Oettinger.

“Queste misure faranno ridurre la bolletta energetica dei nostri Paesi, generando al contempo crescita e posti di lavoro. Sono infatti misure di stimolo per gli investimenti e renderanno più efficienti i prodotti che consumano energia.”

“Il Parlamento Europeo ed il Consiglio hanno avuto un ruolo importante e costruttivo nel trovare un compromesso. E’ un esempio dell’abilità dell’Europa di trovare soluzioni nonostante il periodo di crisi economica.”

Ieri sera (mercoledì 13 giugno 2012, n.d.r.) il Parlamento Europeo, il Consiglio e la Commissione EU hanno raggiunto un accordo politico sulla Energy Efficiency Directive. Il comitato dei rappresentanti permanenti ha dato l’ok, il Parlamento e il Consiglio devono dare ora la loro approvazione.

Per leggere il memo completo della Commissione, cliccare qui.


UNECE – Green Economy Seminar

Il 4 aprile si è svolto presso il Palazzo delle Nazioni a Ginevra un seminario dedicato alla green economy e all’edilizia residenziale, durante il quale gli Stati membri dell’UNECE (United Nations Economic Commision for Europe – la Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite) hanno presentato progetti e casi studio sostenibili sotto il profilo energetico e ambientale. L’incontro ha preso in esame le migliori strategie per il risparmio energetico, gestione idrica e dei rifiuti, cambiamenti climatici in atto e prestazioni ambientali ottimali.

L’incontro si è inserito nell’ambito di discussione di una possibile convenzione quadro legata all’abitare sostenibile, per un processo diffuso di integrazione tra rinnovati sforzi ambientali, sociali ed economici in vista di Rio+20. L’area UNECE comprende Paesi con una forte diversità culturale e condizioni socioeconomiche e politiche disparate: le prospettive di sviluppo sostenibile dipendono fortemente dai cambiamenti negli stili di vita e nei modelli di consumo e produzione, che rispettino al tempo stesso i bisogni dei vari Paesi membri.

Oltre 70 gli Stati membri dell’UNECE che hanno partecipato all’incontro.

GBC Italia, rappresentata da una delegazione composta da Mauro Roglieri e Francesco Bedeschi, membri del Comitato Esecutivo, è intervenuta con una presentazione sull’efficacia dei sistemi di rating come motori per un cambiamento globale sostenibile. L’intervento è stato molto apprezzato dai delegati presenti e dagli stessi funzionari delle Nazioni Unite, suscitando molto interesse e partecipazione.

Accedi agli atti del seminario: UNECE – Greening Homes

Scarica la presentazione GBC Italia: how rating systems can drive the change

[Fonti: GBC Italia, UNECE, MR Energy]


Propose surrender – Restituzione delle quote ETS e trend di mercato

Ultimi giorni per gli operatori di impianti soggetti alla normativa ETS per la restituzione ufficiale delle emissioni 2011 ai loro rispettivi organismi di controllo nazionali (nel nostro caso ISPRA-Minambiente). La scadenza ultima per la restituzione delle emissioni, ricordiamo, è il 30 Aprile.

Il mercato della CO2 rimane molto incerto, in quanto la crisi della produzione industriale negli utlimi anni (insieme all’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili) ha influenzato decisamente anche i volumi delle effettive emissioni degli impianti inclusi nel campo di applicazione della Direttiva 2003/87/CE e s.m.i. (vedasi grafico allegato: i dati preliminari sulle emissioni verificate nel 2012 e relative all’anno 2011 mostrano un calo medio del 12,5% rispetto al 2008 a livello EU 27, e del 14,4% per l’Italia), riducendo di fatto in media la domanda di acquisto di crediti a copertura degli obblighi di restituzione, e di conseguenza provocando la discesa dei prezzi degli EUA, oggi scambiati intorno a € 7,19 (EUA-08-12, Bluenext, 18/04/2012).

Le novità introdotte dal 2013, la non disponibilità di quote gratuite per tutti come nel periodo 2008-2012, non paiono avere ancora sortito gli effetti sperati dalla Commissione Europea di mantenere i prezzi a un livello che giustifichi investimenti in efficienza energetica. Difficile però pensare che le cose rimangano le stesse dal 2013, quando i principali emettitori, ovvero i produttori di energia elettrica, non avranno più quote assegnate gratuitamente, ma dovranno acquistarle tramite il meccanismo delle aste o sul mercato.

I prezzi attuali riflettono già le novità normative e le previsioni per il terzo periodo di applicazione del meccanismo? Il terzo periodo porterà a un miglioramento dell’efficacia? Inviateci i vostri commenti o contattateci per maggiori informazioni.

EU ETS verified_emissions_2011_en


Nuovo piano Nazionale per la riduzione delle emissioni al 2020

Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini ha presentato al Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) il Piano per la riduzione delle emissioni al 2020 per l’Italia, incardinato negli obblighi europei e nella strategia Ue al 2050.
Le misure, presentate in forma di delibera al Cipe e illustrate dal ministro nel corso della riunione del Mef a Roma, prevedono l’istituzione di un catalogo di tecnologie, sistemi e prodotti per decarbonizzare l’economia italiana; l’introduzione della carbon tax (risorse a potenziamento del Fondo per Kyoto); l’efficientamento energetico, la generazione distribuita e lo sviluppo di reti intelligenti per ‘smart cities’; l’eco-edilizia ed estensione fino al 2020 del credito di imposta (55%) per investimenti a bassa CO2 in economia; infine la gestione del patrimonio forestale sia come serbatoi di cattura della CO2 sia per la produzione di biomassa e biocombustibili.
Obiettivi, questi, “che si sposano con l’ innovazione tecnologica – ha spiegato Clini – con il cambio delle filiere di produzione e che, peraltro, mettono l’ economia europea in grado di competere con l’ economia degli Stati Uniti, dell’ India, della Cina e del Brasile, che stanno investendo tantissimo nelle nuove tecnologie a basso contenuto di carbonio”.
Le proposte rientrano nell’ ambito del Piano nazionale per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e degli altri gas serra per il rispetto, da parte dell’ Italia, del pacchetto Ue clima energia (20-20-20).

[Fonte: Minambiente]

 

 


EU Climate Policy Tracker 2011: a rischio la decarbonizzazione entro il 2050

Bruxelles: uno studio pubblicato oggi da WWF ed Ecofys mette in guardia sull’effettiva capacità della politica energetica e climatica dell’Unione Europea di condurre quest’ultima alla decarbonizzazione entro il 2050.

Il Climate Policy Tracker 2011 (UE CPT – www.climatepolicytracker.eu), versione aggiornata e rivista dello studio 2010, rivela che, nonostante i miglioramenti attuati da nove Stati membri nel corso dell’ultimo anno, alcuni hanno raggiunto un punteggio peggiore di quello assegnatogli nel 2010. Inoltre la media generale rimane bassa: utilizzando una scala da A a G, dove G indica il valore più basso, il punteggio medio si attesta sul valore E.