Emission Trading: riduzione delle quote gratuite per i nuovi entranti

La Commissione Europea ha adottato le dovute misure conseguenti alla sentenza della Corte di giustizia europea dello scorso aprile 2016.

Come già riportato in questo articolo, la sentenza aveva invalidato il fattore di correzione tran-settoriale (CSCF) utilizzato per l’allocazione delle quote gratuite 2013-2020 agli impianti stazionari ETS, rimandando di 10 mesi le modalità di ricalcolo da intraprendere a livello Europeo e nazionale.

La Decisione appena approvata (link in fondo all’articolo), definisce il nuovo CSCF da adottare a tutte le nuove allocazioni assegnate dopo il 1 marzo 2017: gli impianti nuovi entranti e gli aumenti di capacità di impianti esistenti avranno un’allocazione gratuita ridotta di circa il 5% rispetto al sistema vigente.

Rispettando il criterio di non-retroattività imposto dalla sentenza, le nuove misure non intaccano le allocazioni già approvate, che rimarranno quindi invariate salvo modifiche ai livelli di attività e capacità già previsti dal vigente Regolamento sul monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra.

Come già previsto dalla Direttiva 2009/29/CE, l’assegnazione di quote a titolo gratuito al teleriscaldamento e alla Cogenerazione ad Alto Rendimento non è soggetta all’applicazione del CSCF.

Nel breve periodo non si prevedono forti ripercussioni sul mercato della CO2.

Il nuovo fattore correttivo non verrà applicato alle allocazioni del periodo 2021 – 2030, già ulteriormente ridotte dal fattore di riduzione lineare attualmente in discussione in Parlamento Europeo.

Link al testo completo della Decisione (UE) 2017/126: http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32017D0126&from=EN


Nuove tariffe a carico dei gestori EU-ETS

Con la pubblicazione in GU del DM 25 luglio 2016 (di seguito il link al testo completo) sono state definite le tariffe, previste già dal D.Lgs. 30/2013, a carico dei gestori di impianti stazionari e operatori aerei.

Alcuni esempi delle tariffe più comuni e le prossime scadenze:

  • Conti di deposito operatore: 180 €/anno/conto – primo pagamento entro il 15 ottobre 2016.
  • Rilascio quote e comunicazione delle emissioni: 250 € – primo pagamento entro il 24 ottobre 2016.
  • Approvazione/riesame dell’autorizzazione e del Piano di monitoraggio: 250 € – pagamento prima della presentazione della domanda.
  • Modifiche dell’autorizzazione e del Piano di monitoraggio: 62 € – pagamento prima della presentazione della domanda.

Il gestore tipo avrà quindi da quest’anno un aggravio di circa 500-1.000 euro/anno/stabilimento, dipendentemente dalla frequenza degli aggiornamenti obbligatori cui è sottoposto.

Per maggiori informazioni gli operatori possono consultare le pagine istituzionali del Comitato Nazionale Emission Trading (link) e dell’Amministratore Nazionale del Registro dell’Unione (link)

MR Energy mette a disposizione i propri esperti per l’assistenza all’adempimento degli obblighi in ambito Emission Trading. Contattateci!

Link al testo completo del Decreto (link)


Emission Trading: allocazione di quote gratuite da ricalcolare

Il 28 aprile 2016 la Corte di giustizia europea ha dichiarato non valido il quantitativo annuo massimo di quote a titolo gratuito per le emissioni di gas serra, stabilito dalla CE per il periodo 2013-2020.

La Corte di giustizia è stata interpellata a seguito delle azioni legali che diverse società coinvolte nel sistema ETS hanno intrapreso in Italia, Olanda e Austria contro le autorità nazionali competenti. L’oggetto della controversia è il metodo di calcolo applicato per definire il numero massimo di quote.

La sentenza stabilisce che il fattore di correzione inter-settoriale (CSCF) applicato alle allocazioni preliminari con Decisione 2013/448/UE non è valido e deve essere ricalcolato sulla base dei nuovi dati che verranno forniti dagli Stati membri; il quantitativo di quote a titolo gratuito potrebbe risultare superiore ma anche inferiore a quello oggi vigente.

Gli effetti della sentenza entreranno in vigore solo tra 10 mesi, termine entro il quale la Commissione dovrà aver effettuato il ricalcolo. Le precedenti allocazioni di quote, ad ogni modo, non potranno subire variazioni.

Il testo integrale della sentenza è disponibile al sito http://curia.europa.eu/juris/celex.jsf?celex=62014CJ0191&lang1= it&type=TXT&ancre=


MR Energy Systems a Smart Energy Expo

MR Energy Systems partecipa a Smart Energy Expo.

Fiera di Verona, 8 – 10 ottobre 2014.

Mercoledì 8 ottobre Marco Zanetto esporrà alcuni casi studio di efficienza energetica in ambito industriale.

Il workshop, organizzato da EURAC, dal titolo ‘Voluntary tools in the implementation of the European low carbon strategy in Italy: the Covenant of Mayors and other instruments for public – private partnerships at local level‘, si terrà al Padiglione 4, Sala ‘Smart City & Communities’, dalle 10:00 alle 15:00.


Pubblicato il Decreto Efficienza Energetica

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 4 luglio 2014 n. 102, che recepisce la Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

Ecco alcune delle principali novità introdotte:

Verrà istituita una ‘cabina di regia’ (MiSE e MATTM) per il coordinamento delle politiche e degli interventi di medio-lungo termine per il miglioramento della prestazione energetica degli immobili.

Nuovo obbligo di riqualificazione degli immobili della PA. Dal 2014 al 2020, per un minimo del 3% annuo della superficie (da stime ENEA, circa 400.000 m2 / anno). Previsto uno stanziamento di 355 milioni di euro nel periodo 2014-2020. Le Regioni e gli Enti locali concorrono al raggiungimento dell’obiettivo.

Le PA centrali dovranno rispettare requisiti minimi di efficienza energetica nell’acquisizione di edifici e apparecchiature. I criteri fanno riferimento a norme nazionali esistenti e al Piano di Green Public Procurement.

Definiti gli obblighi nazionali di risparmio annuo, da conseguire principalmente attraverso il meccanismo dei certificati bianchi.

Le grandi imprese e le imprese ‘energivore’ devono eseguire una diagnosi energetica entro il 5 dicembre 2015 e rinnovarla quindi ogni 4 anni o adottare sistemi di gestione ISO 50001 (sanzioni fino a 40.000 euro a chi non rispetta l’obbligo).

Per le PMI, invece, è prevista la pubblicazione (entro il 31 dicembre 2014) di un bando per il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni per la realizzazione di diagnosi energetiche o l’adozione di sistemi di gestione ISO 50001 (105 milioni di euro nel periodo 2014-2020).

L’elettricità da CAR avrà diritto al rilascio, da parte del GSE, di una specifica garanzia d’origine.

Per i clienti domestici, verrà gradualmente abolita l’attuale struttura progressiva dei prezzi (aumento del prezzo del kWh a scaglioni crescenti di consumo).

Prevista l’emanazione di nuove norme tecniche in materia di diagnosi energetiche e certificazione volontaria degli auditor energetici, nonché la pubblicazione sul sito dell’ENEA di società e persone fisiche certificate.

Verranno promossi i contratti di rendimento energetico (EPC), di cui il Decreto definisce i contenuti minimi.

Prevista la pubblicazione, con successivo Decreto, di nuove linee guida per l’installazione di impianti o dispositivi efficienti, lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, l’attestazione della prestazione energetica degli edifici, i requisiti dei certificatori e il sistema dei controlli e delle sanzioni.

Le nuove costruzioni e la riqualificazione di edifici esistenti che permettano il raggiungimento di determinati standard di elevata prestazione energetica possono beneficiare di bonus volumetrici e deroghe agli standard urbanistici.

Istituito il fondo nazionale per l’efficienza energetica. 350 milioni di euro nel periodo 2014-2020 per la concessione di garanzie e l’erogazione di finanziamenti a favore di: a) efficienza energetica negli edifici di proprietà della PA;  b) realizzazione di reti di teleriscaldamento e di teleraffrescamento;  c) efficienza energetica dei servizi e infrastrutture pubbliche;  d) efficientamento energetico di interi edifici destinati ad uso residenziale, compresa l’edilizia popolare;  e) efficienza energetica e riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi.

Sebbene, per la completa attuazione del Decreto, servano ora in molti casi i Decreti attuativi, l’Italia si allinea finalmente all’Europa nel perseguimento degli obiettivi di efficienza energetica, prevedendo lo stanziamento di 800 milioni di euro dal 2014 al 2020.


Emission Trading: la CE rivede le allocazioni di quote gratuite 2013-2020

La Commissione europea ha adottato una decisione sulle misure di attuazione nazionali (NIM) per la terza fase Emission Trading.

Visto che l’allocazione preliminare definita attraverso i moduli NIMs ha superato il quantitativo massimo di quote disponibili per il 2013, la CE ha introdotto il ‘fattore di correzione intersettoriale’ previsto della direttiva ETS. Il fattore di correzione sarà 5,73% nel 2013 per arrivare al 17,56% nel 2020.

Le Autorità Nazionali Competenti dovranno ora adottare le misure necessarie per rivedere il numero di quote gratuite da allocare agli impianti. Tale revisione – e la conseguente emissione delle quote 2013 negli account dei gestori – richiederà ancora da uno a tre mesi, a seconda delle procedure da seguire in ogni Stato membro.
L’articolo originale è disponibile nella pagina web CE.


Emission trading: nuovi piani di monitoraggio “opt-out” da inoltrare entro il 30 settembre

Dal 1 gennaio 2013 è iniziato il terzo periodo di scambio delle quote di emissioni di gas serra. L’Italia ha recepito le novità apportate al sistema dalla direttiva europea 2009/29/CE con il D.lgs. 13 Marzo 2013, n.30 (che abroga il previgente D.lgs. 216/2006), che prevede, tra l’altro, procedure semplificate per i piccoli emettitori (c.d. “opt-out”) che hanno richiesto l’esclusione dal sistema.

Con la Delibera 16/2013 l’Autorità Nazionale Competente ha recentemente approvato la lista dei 166 impianti piccoli emettitori e le relative emissioni annue consentite, definendo anche i nuovi obblighi e le procedure a cui adempiere. Tra queste, è richiesto di redigere e inoltrare il Piano di Monitoraggio, nel nuovo format appositamente predisposto, entro il 30 Settembre 2013.


Emission Trading: l’Europa prevede l’inclusione del settore marittimo dal 1° luglio 2015

Il 28 Giugno 2013, la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di regolamentazione concernente il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo. La proposta COM(2013) 480 è stata elaborata in seguito ad una consultazione pubblica avvenuta nel 2010 (SWD(2013) 237 final), che ha visto la partecipazione dei maggiori stakeholder, tra aziende private, gestori dei porti, armatori, autorità pubbliche regionali e nazionali europee e ONG.

Tale documento prevede che i principali trasporti merci in arrivo o in partenza dai porti sotto la giurisdizione degli Stati Membri rientrino – dal 1° Luglio 2015 – nel sistema europeo di monitoraggio delle emissioni.

Attualmente sono inclusi nell’emission trading i settori industriali maggiormente energivori e il trasporto aereo. L’estensione del sistema al settore marittimo amplierebbe notevolmente il monitoraggio e la verifica delle emissioni climalteranti.


Nuove procedure ETS terza fase

La Commissione europea ha adottato durante l’estate i nuovi regolamenti per il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di gas a effetto serra e per la verifica e accreditamento dei verificatori nell’ambito del sistema europeo di scambio di emissioni di anidride carbonica (Emissions Trading). I nuovi regolamenti si applicano al terzo periodo di attuazione del sistema, da gennaio 2013.

In Italia, l’Autorità Nazionale Competente ha approvto, dopo il periodo di consultazione, l’elenco degli impianti che ricadono nel campo di applicazione della Direttiva Emissions Trading, comprensivo delle quote preliminari assegnate a titolo gratuito (soggette a revisione da parte della Commissione Europea).

Ai gestori degli impianti ricadenti nel sistema sarà richiesta quindi, in questi ultimi mesi, la presentazione di documentazione integrativa per l’allineamento della gestione del terzo periodo ai nuovi regolamenti.