Archives 9 settembre 2013

Emission Trading: la CE rivede le allocazioni di quote gratuite 2013-2020

La Commissione europea ha adottato una decisione sulle misure di attuazione nazionali (NIM) per la terza fase Emission Trading.

Visto che l’allocazione preliminare definita attraverso i moduli NIMs ha superato il quantitativo massimo di quote disponibili per il 2013, la CE ha introdotto il ‘fattore di correzione intersettoriale’ previsto della direttiva ETS. Il fattore di correzione sarà 5,73% nel 2013 per arrivare al 17,56% nel 2020.

Le Autorità Nazionali Competenti dovranno ora adottare le misure necessarie per rivedere il numero di quote gratuite da allocare agli impianti. Tale revisione – e la conseguente emissione delle quote 2013 negli account dei gestori – richiederà ancora da uno a tre mesi, a seconda delle procedure da seguire in ogni Stato membro.
L’articolo originale è disponibile nella pagina web CE.


Emission trading: nuovi piani di monitoraggio “opt-out” da inoltrare entro il 30 settembre

Dal 1 gennaio 2013 è iniziato il terzo periodo di scambio delle quote di emissioni di gas serra. L’Italia ha recepito le novità apportate al sistema dalla direttiva europea 2009/29/CE con il D.lgs. 13 Marzo 2013, n.30 (che abroga il previgente D.lgs. 216/2006), che prevede, tra l’altro, procedure semplificate per i piccoli emettitori (c.d. “opt-out”) che hanno richiesto l’esclusione dal sistema.

Con la Delibera 16/2013 l’Autorità Nazionale Competente ha recentemente approvato la lista dei 166 impianti piccoli emettitori e le relative emissioni annue consentite, definendo anche i nuovi obblighi e le procedure a cui adempiere. Tra queste, è richiesto di redigere e inoltrare il Piano di Monitoraggio, nel nuovo format appositamente predisposto, entro il 30 Settembre 2013.


Emission Trading: l’Europa prevede l’inclusione del settore marittimo dal 1° luglio 2015

Il 28 Giugno 2013, la Commissione Europea ha pubblicato la proposta di regolamentazione concernente il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di anidride carbonica generate dal trasporto marittimo. La proposta COM(2013) 480 è stata elaborata in seguito ad una consultazione pubblica avvenuta nel 2010 (SWD(2013) 237 final), che ha visto la partecipazione dei maggiori stakeholder, tra aziende private, gestori dei porti, armatori, autorità pubbliche regionali e nazionali europee e ONG.

Tale documento prevede che i principali trasporti merci in arrivo o in partenza dai porti sotto la giurisdizione degli Stati Membri rientrino – dal 1° Luglio 2015 – nel sistema europeo di monitoraggio delle emissioni.

Attualmente sono inclusi nell’emission trading i settori industriali maggiormente energivori e il trasporto aereo. L’estensione del sistema al settore marittimo amplierebbe notevolmente il monitoraggio e la verifica delle emissioni climalteranti.